Quando avere una carica esplosiva sotto il sedere ti salva la vita
Ecco la storia di come è nato il seggiolino eiettabile.
Per gli appassionati di aviazione ed in particolare di quella militare, parlare di seggiolino eiettabile è una cosa ormai scontata.
Ma chi c’è dietro questa invenzione che ha contribuito a salvare innumerevoli vite umane?
Per dare una risposta a questa domanda bisogna tornare al 1934 quando in Inghilterra il Capitano James Martin, immigrato irlandese, assieme al Capitano Valentine Baker fondarono l’azienda Martin-Baker Aircraft Co.Ltd.
Agli inizi si occupavano di progettazione e costruzione di velivoli.
Nel 1942 durante un volo di prova Baker rimase coinvolto in un incidente e perse la vita cosa che portò Sir James ad occuparsi per il resto della sua vita alla sicurezza dei piloti.
Durante la guerra l’azienda produsse parti di velivoli compresi i sedili corazzati destinati agli Spitfire.
Ma è nel 1944 - anche se loro avevano già iniziato gli studi un decennio prima - che il Ministero dell’Aeronautica inglese gli affida uno studio per un sistema di eiezione automatica da utilizzare sui caccia ad alta velocità per consentire ai piloti di abbandonare il velivolo in caso di abbattimento o avaria.
Fu così che alla Martin-Baker capirono che serviva una carica esplosiva sotto il seggiolino in modo da farlo uscire rapidamente dall’aereo.
Bernard Lynch, che lavorava in azienda come operatore di macchine utensili, tentò la prima espulsione statica da una torre appositamente costruita il 24 gennaio 1945. In seguito, il 24 luglio 1946 condusse il primo test di eiezione. Si espulse dall'abitacolo posteriore di un Meteor 3 appositamente modificato a 320 miglia orarie, a 8000 piedi di altezza. Bernard Lynch effettuò un atterraggio perfetto e successivamente eseguì altre 16 espulsioni di prova.
Il primo uso operativo di un seggiolino Martin-Baker si ebbe il 30 maggio 1949 quando Jo Lancaster ai comandi del prototipo Armstrong Whitworth A.W.52 - il bisnonno del B2 - fu costretto ad eiettarsi a causa di un malfunzionamento del velivolo.
La Martin-Baker è stata una delle aziende maggiormente impegnate nella ricerca e sviluppo di questi prodotti, arrivando ad espandere i limiti d'impiego dei sedili eiettabili per arrivare a poterli impiegare anche a basse altitudini e a velocità ridotte, fino a raggiungere la capacità "zero-zero" ovvero la piena funzionalità del sedile anche se il velivolo è fermo al suolo.
Martin-Baker ha realizzato circa 90.000 sedili eiettabili, di cui 17.000 ancora in servizio riuscendo a salvare oltre 7600 vite.
La produzione è iniziata con il modello Mk.1, è proseguita con i modelli dal Mk.2 al Mk.11 per aerei di tipo convenzionale, poi con il Mk.12H specifico per gli Harrier, poi con il Mk.14, progettato secondo le specifiche NACES per gli F-14 statunitensi e poi utilizzato anche per l'F-18. Nella gamma figurano anche il Mk.15, per velivoli con limitazioni in peso e percorso di uscita, e il nuovo Mk.16, prodotto in due versioni:
- ad alta velocità, con predisposizioni per casco con sistemi incorporati, utilizzato su F-16, Eurofighter Typhoon, Rafale e T-38 Talon.
- a bassa velocità, per aviogetti di addestramento basico con velocità di espulsioni fino a 370 nodi
Una cosa molto particolare e se vogliamo decisamente curiosa che è nata a seguito della creazione dei sedili eiettabili Martin-Baker, è la creazione dell’Ejection Tie Club, un club esclusivo a cui fanno parte coloro che si sono salvati grazie all’uso del seggiolino Martin-Baker.
Ai membri di questo particolare e selettivo gruppo, una volta entrati - non certo di loro volontà, ma certamente felici di poterlo raccontare - va una cravatta e una spilla da giacca e la possibilità di acquistare un esclusivo modello di orologio il Bremont Watch MB1.
Questo segnatempo da aviazione dalle caratteristiche tecnologiche molto avanzate, incarna tutto ciò che si intende per "Made in Britain” dichiarano dalla casa produttrice. Il Bremont MB1 / MB2 è in grado di resistere con successo a 12-30G durante il primo secondo di espulsione.
E' stato uno dei primi orologi ad essere stati sottoposti ad un programma di test dal vivo su sedile eiettabile.
Il primo pilota ad essere accettato nel Club è stato un militare della RAF che si è eiettato su quella che allora era la Rhodesia nel gennaio 1957. Da allora, il Club ha registrato oltre 6.000 soci.
L'Ejection Tie Club è stato fondato da Sir James Martin ed è ora gestito da Andrew Martin, nipote di Sir James.
La Martin-Baker oggi.
Attualmente l'azienda è proprietaria di un aeroporto, Chalgrove Airfield nell'Oxfordshire, che utilizza per sperimentare gli sviluppi dei propri seggiolini eiettabili.
Un secondo aeroporto, l'ex RAF Langford Lodge situato vicino a Crumlin nella contea irlandese dell'Irlanda del Nord, viene anch'esso utilizzato per i test ed è sede di una rotaia lunga 6200 ft - circa 2000 m) per slitte a razzo ad alta velocità.
Ecco alcune curiosità sui sedili eiettabili:
Quale altezza raggiungerebbe un sedile eiettabile quando viene tirata la maniglia?
Da una prospettiva zero-zero - cioè con il sedile a quota zero e che viaggia a zero nodi - il sedile si alzerebbe tra i 200 e i 300 piedi in aria, a seconda della potenza del sedile e del peso dell’occupante
Quanto può costare un seggiolino eiettabile?
È difficile rispondere a questa domanda: dipende molto dal tipo di sedile in questione e dal numero totale di sedili ordinati, ma una cifra approssimativa si aggira tra le 100.000 e le 200.000 sterline.
Il pilota lascia l'abitacolo ancora seduto quando si espelle?
Sì, dopo aver tirato la maniglia di espulsione, l'intero sedile si espellerà dall'abitacolo e il pilota sarà mantenuto nel sedile fino a quando il sedile saprà che si trova a un'altezza e a una velocità ragionevoli per dispiegare il paracadute e avviare la "separazione sedile-uomo". Tutti i moderni sedili eiettabili Mk eseguono questa operazione senza che il pilota debba compiere alcuna azione.
Come si fa a far passare il sedile attraverso il tettuccio?
Sono disponibili tre opzioni, a seconda del tipo di aereo:
- Canopy Jettison: in cui l'intero tettuccio viene espulso dall'aereo lasciando al sedile la possibilità di espellersi dall'abitacolo.
-Through Canopy: in cui il sedile è dotato di punte (rompi-copertina) sopra la scatola cranica per perforare la calotta di vetro.
-CSS/CFS: in cui vengono montate cariche sul tettuccio integrate nel sedile per sparare e frantumare il vetro all'azionamento della maniglia di espulsione.
Quante volte una persona può essere espulsa nel corso della sua vita?
Non c'è un numero fisso: ogni individuo è unico, così come lo è l'espulsione che subisce. Dopo l'espulsione, il pilota viene sottoposto a una valutazione medica completa e spetta a quel medico consigliare se è consigliabile che il pilota continui a volare o meno.
Utilizzate soggetti vivi per i test di espulsione?
No, non più. Negli anni '40 e '50, Martin-Baker utilizzava piloti volontari in carne e ossa per i test di eiezione a zero e per i test di eiezione da un aereo in volo (il nostro famoso Gloster Meteor). Benny Lynch effettuò 31 test di eiezione dal vivo, di cui 17 da un aereo in movimento. Oggi, invece, utilizziamo manichini di prova altamente sensibili e tecnologici per tutti i nostri test.
Avete dei concorrenti?
Martin-Baker è il leader mondiale nella progettazione e produzione di seggiolini eiettabili; detiene oltre il 53% del mercato globale dei seggiolini eiettabili e si prevede una crescita nei prossimi anni.
Quanti aerei sono dotati di sedile eiettabile Martin-Baker?
Oggi sono oltre 17.000 i sedili eiettabili Martin-Baker in servizio su 54 diversi tipi di aeromobili in 84 Paesi e il numero è in continua crescita.