AIR TATTOO... LA STORIA
Per gli appassionati di aviazione ci sono degli eventi e dei luoghi in cui almeno una volta nella vita si deve andare…senza se e senza ma.
Uno di questi è sicuramente la base aerea di Fairford a 150 km circa da Londra dove si svolge nei primi di Luglio l’Evento per eccellenza, quello con la E maiuscola: il famoso “Royal International AirTattoo”, una delle più grandi manifestazioni aeree militari al mondo.
La stessa base è una delle più importanti nel Regno Unito, costruita nel 1944, in piena seconda guerra mondiale, utilizzata anche come base per i paracadutisti che si sarebbero lanciati sulla Normandia nel D Day.
Oggi è usata dai reparti rischierati in Europa dell’USAF statunitense, e spesso ospita i B52 Stratofortress, è inoltre una delle sole 3 basi al di fuori degli Stati Uniti in grado di ospitare stabilmente i bombardieri Stealth B2 Spirit.
Questo è stato anche l’aeroporto dove il Concorde ha eseguito i suoi primi voli di prova ed è stata una delle basi d’emergenza selezionate nel caso lo Space Shuttle avesse dovuto abortire una missione. Fu anche il luogo dell’incidente che vide protagonista il celebre giornalista e presentatore Richard Hammond della trasmissione televisiva Top Gear, quando il tentativo di segnare un nuovo record di velocità con un dragster finì con un incidente che lo portò anche ad un periodo di coma.
Tornando all’Air Tattoo, l’evento attira visitatori da tutto il mondo, arrivando in quel fine settimana a richiamare 200.000 appassionati.
Queste sono alcune tappe salienti della storia di questo evento unico nel suo genere, basti pensare che nel 1997 ospitò per la prima volta fuori dal territorio degli Stati Uniti d’America il volo del bombardiere Stealth B2A Spirit.
Da ricordare anche la cancellazione nell’anno 2008 dovuta al maltempo, anno in cui era previsto il primo volo transatlantico per alcuni F22 Raptor.
Purtroppo nel corso delle edizioni ci sono stati anche degli incidenti, come nel 1993 quando due caccia Mikoyan - Gurevich Mig-29 dell’aviazione militare Russa, entrarono in collisione precipitando per fortuna lontano dalla zona del pubblico. Salvi i 2 piloti lanciatisi con il seggiolino eiettabile.
Nel 2022 un G 222 Italiano ebbe un problema al carrello ma questo non creò particolari conseguenze_IMG0619.jpg ne per il pubblico ne per i membri dell’equipaggio.
Il primo Air Tattoo si tenne nel 1971 presso il North Weald Airfield a Essex, con circa 100 aeromobili partecipanti.
Inizialmente fino al 1993 si teneva ogni 2 anni, poi divenne un evento annuale.
Dal 1973 al 1983 lo spettacolo è andato in scena alla RAF Greenham Common, dopodiché si è spostato a Fairford dal 1985.
Nel 1986 il nome è stato cambiato in International Air Tattoo e nel 1996 la regina Elisabetta concesse il permesso per essere chiamato Royal Inter-national Air Tattoo.
Nel 2000 e 2001 la manifestazione ha traslocato per lavori di manutenzio-ne alla base di Fairford, alla RAF Cottesmore (2000) e Rutland (2001).
Nel 2003 l’edizione è inserita nel Guinness dei primati come il più grande evento aereo del mondo.
Nel 2009 ha celebrato il 60° anniversario Nato, gli spettatori stimati sono stati circa 160.000.
Il 2010 ha avuto come tema il 70° anniversario della Battaglia d’Inghilterra, appare in volo per la prima volta dopo l’annullamento del 2008 l’F22 Rap-tor.
Il 2011 celebra il 40° anniversario della manifestazione con una serie di esibizioni speciali. Viene ospitato il raduno Tiger Meet dedicato ai velivoli Nato decorati a tema. I partecipanti in questa edizione sono stati meno del-la media circa 138.000.
Il 2012 ha visto il debutto della pattuglia acrobatica Black Eagles della Co-rea del Sud e il Giappone è diventato la 54esima nazione a partecipare allo show con 4 Boeing KC 767 J.
Nel 2013 il programma prevedeva il volo in formazione con i Red Arrows di un Airbus A400M Atlas e uno dei primi Airbus A380. Da segnalare la mancanza di velivoli militari statunitensi a causa di tagli alle spese federali.
Nel 2014 per la prima volta i cancelli di Fairford aprono dal venerdì, la star doveva essere il Lockheed Martin F35 Lightning ma causa un guasto al motore rimase bloccato prima che potesse attraversare l’Atlantico. Da se-gnalare un paio di Sukhoi Su 22 Fitter polacchi e il festeggiamento dei 50 anni dei Red Arrows.
Il tema del 2015 sono i 75 anni della Battaglia d’Inghilterra, con l’ultima ap-parizione del mitico Avro Vulcan XH558, tra le apparizioni un F18 Finlan-dese e il debutto del Kawasaki P1 Giapponese.
Nel 2016 lo show è incentrato sugli F 35 A e B ed F 22 Raptor, il Saab Gri-pen svedese e il Dassault Rafale francese, F4 Phantom ellenici e l’Airbus A 400M dell’aeronautica militare tedesca.
Il 2017 è incentrato sul 70° anniversario dell’aeronautica Militare degli Stati Uniti (USAF) e con l’occasione dopo 10 anni tornano ad esibirsi i
Thundebirds, spettacolare il flypast Usaf con C 130, tre F15, due F16, un KC 135 e la domenica un B2 Spirit e un F 22 Raptor. In volo anche un Su-khoi Su 27 ucraino, in statica presenziano gli spettacolari B1, B52 e U2.
Il 2018 ha ospitato 302 velivoli provenienti da 30 nazioni, si è festeggiato il 100° anniversario della Royal Air Force. Flypast per un Lancaster, F35 e Tornado del 617 Squadron RAF. Sabato si è potuto assistere ad un raro volo di un B2 Spirit.
Il tema del 2019 fu l’Air and Space con la partecipazione di 245 velivoli.
Degni di nota in mostra statica un F4 Phantom Turco e l’esibizione in volo per un Mig 21 rumeno. Si è festeggiato anche il 100° della British Airwais con un Boeing 747 in livrea Boac in volo con i Red Arrows.
La domenica Red Arrows e Patrouille de France hanno volato assieme nella formazione Concorde per celebrare i 50 anni dal primo volo dell’aereo.
Per i 70° anniversario NATO flypast di F16, Eurofighter,F15 e C 135.
Nel 2020 l’Air Tattoo avrebbe dovuto svolgersi dal 17 al 19 luglio, ma è stato cancellato per Covid, così come l’edizione del 2021, prevista in origine dal 16 al 18 luglio, ma cancellata per il perdurare della pandemia Covid.
Nel 2022 hanno partecipato 266 velivoli e per il 75° anniversario dell’Aeroautica Militare degli Stati Uniti è apparso un Boeing E4. Sabato il Beluga XL ha fatto il suo debutto all’Air Tattoo con due sorvoli. Ospite d’eccezione l’attore e pilota lui stesso Tom Cruise.
Il tema dell’edizione del 2023 sarà Skytanker23, in occasione del centesi-mo anniversario del primo rifornimento aria-aria.
Il RIAT (Royal International Air Tattoo) è senza dubbio il “Sacro Gral” delle manifestazioni aeronautiche europee e forse mondiali.
L’organizzazione è perfetta, sotto tutti i punti di vista, i controlli all’ingresso sono veloci e in un battibaleno ti trovi proiettato in un mondo fatato….
La mostra statica è come sempre fantastica, come tutti i vari stand tematici che sono dislocati nell’area aeroportuale.
I servizi igienici sono dislocati ovunque e sempre magicamente puliti ed efficienti.
Le aree di ristoro si trovano in quantità con svariate proposte culinarie.
Le uniche note dolenti per noi “ europei dell’Euro”, sono i costi.
Andare all’Air Tattoo vuol dire un cospicuo esborso, a partire dai biglietti d’ingresso, all’elevato costo del food all’interno della base, per non parlare poi dell’alloggio e il noleggio auto (tralasciando ovviamente il biglietto aereo).
Una volta giunti nella terra d’Albione è possibile raggiungere il Royal International Air Tattoo in treno, pullman, o con il proprio veicolo. La stazione ferroviaria più comoda è Swindon, che dispone di servizi ferroviari da Oxford e Londra, da qui è disponibile il servizio navetta.
Qualche consiglio per portare a casa delle belle immagini: se si ha voglia di concentrarsi sulla statica consigliamo ovviamente dei grandangolari anche spinti e dei tele per i particolari ovviamente.
La nota dolente secondo noi sono per i display… per ragioni di sicurezza e quant’altro, gli aerei sono sempre (a parte il rullaggio) abbastanza distanti tanto che a volte il classico obiettivo da spotter (100/400) non basta, e quindi la corsa al super tele è quasi una scelta obbligata.
Si raccomandano batterie e schede di memoria (sono tante le ore di show), ma soprattutto ricordiamoci delle coperture impermeabili per la nostra attrezzatura, in quanto il meteo anglosassone è famoso per la sua variabilità.
Ora non ci resta che augurarvi buon divertimento!